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L’FBI riesce a sbloccare l’iPhone senza l’aiuto di Apple

L'FBI riesce a sbloccare l'iPhone senza l'aiuto di Apple

L’FBI ora sembra di essere in grado di fare a meno dei servizi di Apple per sbloccare un iPhone. L’agenzia è stata in grado di estrarre dati da un iPhone 11 Pro Max con una macchina chiamata GrayKey.

Come parte delle loro indagini, le autorità americane chiedono regolarmente ai giganti di Internet di accedere ai dati di criminali o sospetti. Secondo la legge, sono costretti a fornire le informazioni richieste, ma finora Apple ha sempre rifiutato di sbloccare un iPhone.

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Il 6 gennaio, l’FBI ha chiesto alla società di sbloccare gli iPhone di Mohammed Saeed Alshamrani, l’autore della sparatoria che ha recentemente ucciso tre persone su una base navale in Florida. Come al solito, Apple ha fornito tutti i dati che ha sugli accusati, ma non ha sbloccato i suoi smartphone. Eppure Forbes ha ottenuto una copia di un mandato che indica che l’FBI può benissimo fare a meno dei servizi dell’azienda per accedere ai dati di un iPhone.

Con GrayKey, l’FBI può sbloccare qualsiasi iPhone

In un caso di crimine d’odio a Dayton, gli investigatori dell’Ohio hanno sbloccato l’iPhone di Baris Ali Koch, il fratello dell’attaccante. È accusato di aver contribuito in gran parte alla fuga dal paese fornendogli i suoi documenti di identità e mentendo agli investigatori.

Il documento riporta che l’FBI ha usato una macchina chiamata GrayKey per sbloccare il suo iPhone 11 Pro Max. Secondo il suo avvocato, lo smartphone era bloccato con un codice PIN che il suo cliente non voleva rivelare, e ha anche rifiutato di sbloccarlo con Face ID.

Le capacità e il funzionamento di GrayKey prodotto da GrayShift rimangono piuttosto misteriosi. Quest’estate, la startup di Atlanta ha affermato che il suo dispositivo è stato in grado di estrarre una grande quantità di dati utilizzabili senza dover sbloccare lo smartphone.

Il suo CEO ha tuttavia chiarito che la macchina non ha accesso alle e-mail, geolocalizzazion e dati sanitari. La società sembra aver fatto ulteriori progressi e scoperto nuovi difetti di sicurezza in iOS 13, ma in questo caso non è chiaro perché Apple sia così sotto pressione dal presidente americano e dall’FBI.

Fonte: MacRumors

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