Come indicizzare un sito web: 4 consigli utili

By | Giugno 23, 2022
indicizzare un sito web

Tra le strategie di Digital Marketing, il posizionamento di un sito nei motori di ricerca è a dir poco fondamentale. Proprio per l’importanza che ricopre la posizione dei siti nella SERP, avendo essa lo scopo di attirare visitatori, diventa indispensabile conoscere tutti i metodi e tutti i segreti per indicizzare al meglio un sito web.


Con questa guida vogliamo analizzare ogni passaggio chiave, dal punto di vista pratico, per giungere ad un’ottima indicizzazione di un sito web su Google, importante per dare visibilità al tuo sito e permettergli di posizionarsi poi in un secondo momento sui più importanti motori di ricerca. Se sei a secco di nozioni sul topic ed hai un sito da promuovere online ti consiglio decisamente di affidarti ad una serie ed affidabile web agency che disponga di un bravo consulente SEO. Altrimenti la soluzione è studiare… e tanto!

Tieni presente che per indicizzare un sito web in posizioni chiavi è indispensabile attuare strategie definite dalla SEO o Search Engine Optimization, strategie che si sono evolute negli anni anche in base ai vari algoritmi utilizzati soprattutto dal motore di ricerca Google per posizionare nella SERP le varie keywords di ricerca.

Indicizzazione e posizionamento sono due concetti distinti

Indicizzare un sito non è sinonimo di posizionare un sito: questo è il primo concetto chiarificatore per capire come avviene l’indicizzazione. Quest’ultima infatti altri non è che un rilascio di corrette indicazione al motore di ricerca affinché lo stesso possa immagazzinare nel proprio database il dominio del sito e poi rilasciare le info in base all’interesse degli utenti usando la SERP (Search Engine Page Results), la pagina dei risultati di un motore di ricerca. Se un webmaster non attua le corrette mosse queste indicazioni rimangono invisibili agli occhi degli internauti e il portale non troverà mai la strada per comparire in una qualunque posizione della SERP. Il posizionamento invece fa riferimento al posto che il nostro sito web va ad occupare nei risultati di Google, ovvero il rank, all’interno della SERP, attribuito alle nostre pagine che si posizionano nel motore attraverso le varie keywords.

Facilita la scansione del sito web

Come avrai intuito, il primo passaggio che compie Google attraverso il crawler è scoprire le pagine che sono online e raccoglierle in un grande indice. Per ogni URL, lo spider si occupa poi di visitare la pagina e di eseguire la scansione dei contenuti presenti al suo interno. Per migliorare questo processo e permettere una corretta indicizzazione del sito web per prima cosa dovrai verificare che Google riesca e raggiungere le tue pagine web e che possa visualizzarle correttamente.

Pensa alla linkbuilding

Nell’indicizzazione di una pagina la linkbuilding è di fondamentale importanza, in quanto ad essa si ricollegano strategie ed azioni il cui obiettivo è quello di aumentare la qualità e la mole dei link presenti su una determinata pagina e quindi sito. Ragion per cui un simile aspetto non va preso sottogamba per nessuna ragione al mondo. Anche perché, ed è normale tenerne conto, Google riesce ad individuare sempre più nuovi contenuti percorrendo tutti i link che di partenza da una pagina web approdano altre pagine.

Quindi se non ti adoperi come si deve, realizzando un lavoro di linkbuilding professionale verso la pagina che vuoi indicizzare, Google potrebbe fare fatica a trovarla. In tal senso, per riuscire ad indicizzare un sito web su Google devi usare sia i backlink esterni che i link interni. I primi, come abbiamo visto, sono dei link che permettono di approdare sulla nostra pagina, ma sono provenienti da altri domini: aiutano un motore di ricerca a capire se una pagina web sia importante o autorevole.

Anzi, già solo il fatto che un altro sito linka ad una tua pagina vuol dire che quest’ultima ha un suo valore altamente riconoscibile. Ad ogni modo, maggiori sono i link provenienti da un sito autorevole più il processo di indicizzazione sarà veloce, dato che Google vede le pagine con link d’alta qualità come più importanti. I secondi invece sono quei link che partono da una nostra pagina ed approdano su un’altra pagina sempre del nostro sito.

Si creano per dare maggiore risalto alle pagine più “importanti” e di qualità del tuo sito, così da permettere ai motori di ricerca di individuarle con maggiore facilità. Inoltre i link interni consentono al sito di non incappare nel problema delle cosiddette pagine orfane ovvero di quelle pagine che non avendo alcun link in ingresso, saranno indicizzate con molta difficoltà in quanto non visibili ed accessibili al bot di Google.


Evita i contenuti duplicati

Non occorre avere 10 pagine all’interno del proprio sito che riportano gli stessi contenuti. Anzi, i contenuti duplicati sono penalizzati da Google, per cui non faciliterà in tal modo l’indicizzazione del proprio sito. Spesso capita che all’interno dei siti ci sia cattiva gestione del tag canonical (ovvero del tag usato per dire a Google che una determinata pagina web non deve essere scansionata perché è il duplicato di un’altra pagina).

Di solito le pagine web non sono dotate di questo tipo di tag, o ne hanno uno autoreferenziale. E’ importante dunque fornire al motore di ricerca un’indicazione sulla pagina che sta scansionando, etichettando come la preferita del sito o come l’unica versione esistente. In altre parole, questa è la versione che vuoi venga indicizzata. Di conseguenza se il tag canonical non funziona nel modo corretto, i motori di ricerca come Google tendono ad indirizzare per sbaglio verso una pagina sbagliata o che non esiste e in questo caso, la tua pagina web non verrebbe mai trovata né indicizzata.

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