Il mondo dei social network non smette di crescere. Ed ovviamente di incidere nel mondo. Si tratta di uno dei settori più vivaci anche in Italia, in una società che sta via via diventando sempre più immersiva e digitalizzata. Da qui al futuro una delle poche cose certe è legata proprio ai social. Cambieranno ancora le abitudini dei consumatori, verranno effettuate nuove scoperte e ci saranno centinaia e centinaia di novità ma c’è da scommetterci che ciascuno di questi nuovi indicatori sarà accompagnato dai social. E dal mondo mobile, il terreno fertile su cui i social hanno avuto possibilità di germogliare e imporsi anche a fasce di popolazione più eterogenee: i giovani certamente, ma anche chi ha preso l’abitudine del cellulare solo in un secondo momento.
I social più utilizzati in Italia
Nel 2022 i social più utilizzati in Italia sono stati i soliti “big four”: Facebook mantiene il suo monopolio, a fronte di cali vistosi in tutto il mondo, nel Belpaese con quasi tre milioni di utenti attivi mensilmente; segue YouTube, con due milioni e quattrocentomila utenti; chiudono WhatsApp a due milioni e Messenger ad un milione e tre.
Di questi quattro, tre appartengono al gruppo Meta e il solo YouTube mantiene il suo prestigio, pure oscurato da altri canali su cui è possibile creare contenuti, caricarli e guadagnare anche di più: si spiega così l’ascesa di altri social come TikTok, beReal, Twitch e piattaforme analoghe.
- Facebook: è il social network più popolare in Italia, con oltre 30 milioni di utenti attivi al mese. È utilizzato principalmente per connettersi con amici e familiari, condividere contenuti, leggere notizie e partecipare a gruppi di interesse comune.
- Instagram: è una piattaforma di condivisione di foto e video, molto utilizzata in Italia soprattutto dalla fascia d’età tra i 18 e i 35 anni. Gli utenti possono condividere immagini, storie e video brevi, e seguire altri utenti per rimanere aggiornati sui loro contenuti.
- WhatsApp: è un’app di messaggistica istantanea, molto popolare in Italia sia per uso personale che professionale. Viene utilizzata per comunicare con amici, familiari e colleghi, inviare foto, video e documenti.
- YouTube: è la piattaforma di video sharing più grande al mondo, dove gli utenti possono guardare e condividere video su ogni tipo di argomento. In Italia è molto utilizzata sia per l’intrattenimento che per l’informazione.
- Twitter: è un social network basato sui messaggi brevi, detti “tweet”. In Italia viene utilizzato soprattutto per seguire notizie in tempo reale e partecipare a discussioni pubbliche su vari argomenti.
- LinkedIn: è una piattaforma di networking professionale utilizzata per connettersi con altri professionisti, cercare lavoro e pubblicare contenuti legati al mondo del lavoro e degli affari.
- TikTok: è un’app di video brevi molto popolare tra i giovani, dove gli utenti possono creare e condividere video divertenti, tutorial, danze e molto altro.
Questi sono i social media più utilizzati in Italia, ma ci sono anche altri social network meno popolari ma ancora utilizzati da una parte della popolazione, come ad esempio Snapchat, Pinterest e Twitch.
Gli smartphone in ascesa
Al netto dei numeri e del successo dei social, non si può non parlare di mondo mobile. Nel mondo 5,9 miliardi di individui possiedono almeno uno smartphone. L’Italia da canto suo è il paese dei cellulari: ce ne sono 1,3 ogni abitante, ovverosia – in proporzione – due smartphone di media a persona. Tra questi individui anche i bambini: il 17% di bambini in età tra i 4 e i 10 anni utilizza regolarmente uno smartphone.
Merito senza dubbio di una società più dinamica e meno ferma su se stessa, ma anche di una tecnologia che aumenta i suoi standard, di cellulari che diventano sempre più simili a mini-computer tascabili, di programmi come i social pensati ad hoc – nel bene e nel male – per erogare qualsiasi tipo di contenuto per qualsiasi fascia di età. Un dato di fatto: immersività allo stato puro.
I dispositivi smartphone sono diventati una parte integrante della vita dei ragazzi di oggi. Molte famiglie scelgono di fornire ai loro figli uno smartphone per vari motivi, come per tenerli in contatto con la famiglia e gli amici, per l’accesso a Internet e per scopi educativi.
Tuttavia, l’uso eccessivo degli smartphone da parte dei ragazzi può portare a problemi come l’isolamento sociale, la dipendenza da Internet e la mancanza di attività fisica. Inoltre, l’uso dei social media può anche esporre i ragazzi a situazioni di bullismo online e ad altre forme di contenuti inappropriati.
Per evitare questi problemi, è importante che i genitori stabiliscano dei limiti sull’uso degli smartphone, incoraggiando i loro figli a fare attività all’aperto e a interagire con gli amici e la famiglia nella vita reale. È anche importante educare i ragazzi sull’uso responsabile di Internet e dei social media, insegnando loro a navigare in modo sicuro online e ad evitare situazioni pericolose.
Una immersività che riguarda anzitutto il mondo dell’intrattenimento. In sostanza: avere uno smartphone, utilizzare dei social, significa intrattenersi. Guardando video, seguendo corsi, finanche studiando o immergendosi nell’universo del gaming.
Dove si sta andando? Verso una realtà sempre più aumentata e sempre più virtuale. Il prossimo passo è questo: i sensori VR e tutti quegli accessori che apriranno una nuova stagione nel mondo – sempre più connesso – in cui smartphone e social giocano un ruolo sempre più decisivo.