statistiche contatore
Vai al contenuto
Home » Tecnologia » Perché il lavoro da remoto potrebbe alimentare gli attacchi informatici e come proteggersi nel 2023

Perché il lavoro da remoto potrebbe alimentare gli attacchi informatici e come proteggersi nel 2023

attacchi informatici

La pandemia ha cambiato il modo in cui molte persone lavorano, esponendo un maggior numero di persone ai vantaggi che offre un lavoro da remoto, che ora possono godere di una maggiore autonomia nell’equilibrio tra lavoro e vita privata. Tuttavia, allo stesso tempo, la pandemia ha anche fatto emergere la debolezza dei sistemi di sicurezza informatica adottati dalle aziende. Questa falla è costata oltre 6 mila miliardi di dollari alle aziende coinvolte e questo è solo l’inizio, secondo gli esperti, la cifra è destinata a raddoppiare entro il 2025. Grandi e piccole aziende hanno ormai provveduto ad aggiornare i propri sistemi di sicurezza, perché gli attacchi informatici stanno diventando sempre più frequenti e avanzati. Al momento, si stima che circa il 22% degli imprenditori ha aumentato il proprio budget da destinare alla sicurezza informatica per proteggere le proprie aziende.

Nonostante ciò, i datori di lavoro possono fare ancora molto per aiutare i propri dipendenti a migliorare i sistemi di sicurezza, non solo per proteggere informazioni o dati riservati, ma anche per mitigare il crescente numero di attacchi online. Per contrastare questi attacchi, ecco alcuni suggerimenti che i datori di lavoro e i proprietari di aziende possono adottare per migliorare la sicurezza dei loro team.

Educare i propri dipendenti

Educare i propri dipendenti è il modo più semplice e veloce per migliorare la sicurezza della propria azienda. Istruire i dipendenti sui diversi tipi di attacchi informatici esistenti, li aiuterà a riconoscere una potenziale minaccia o a segnalare qualsiasi attività sospetta. Tutti i dipendenti dovrebbero sapere come proteggere i loro dispositivi e la loro documentazione personale o lavorativa quando lavorano da remoto. Poiché essi sono più indipendenti dal luogo in cui si trovano, spesso si collegano a reti diverse nel corso della giornata e ricevono una pletora di email, tutte cose che possono portare a un potenziale attacco informatico.

Installare una VPN a livello aziendale

Un altro modo per proteggere i dipendenti da eventuali minacce informatiche, è quello di utilizzare una rete privata virtuale o VPN. Una VPN è ideale per chi si connette spesso a reti Wi-Fi pubbliche. La VPN può aiutare a crittografare il traffico Internet e nascondere la propria posizione quando si accede a siti web e altri portali online. Sebbene possa rallentare le connessioni Internet, è meglio utilizzare, ad esempio, una VPN gratuita per le impostazioni e la protezione della privacy, che lasciare il fianco scoperto ad hacker e malintenzionati.

La criminalità informatica è un problema sempre più rilevante per persone e aziende, e contrastare un attacco sta diventando anche molto costoso. Per le aziende che hanno dipendenti che lavorano da remoto, è consigliabile incoraggiare il più possibile la sicurezza online. Gestire il personale remoto è ovviamente più difficile, visto che può lavorare da qualsiasi luogo e collegarsi spesso a reti Wi-Fi pubbliche, la reale minaccia per la sicurezza informatica dell’azienda. I datori di lavoro dovrebbero quindi educare i propri lavoratori e assicurarsi che l’infrastruttura giusta esista già all’interno dell’azienda.

Usare password efficaci e complesse

Sì, lo sappiamo. Ve lo avranno suggerito già un milione di volte, ma non avete idea di quante persone ancora oggi utilizzino “password” o “123456” come chiave di accesso ai propri account! L’uso di password facili da decifrare, consente agli hacker di accedere più facilmente a dispositivi e file. I dipendenti dovrebbero assicurarsi che i loro dispositivi siano protetti con password lunghe e complesse, difficili da decifrare. Più lunghe e complesse sono, meglio è. Le password non proteggono in maniera completa i dispositivi o i file, ma rappresentano un’ulteriore barriera che i criminali informatici dovranno superare per avere accesso ai file personali o a quelli dell’azienda.

Ridurre al minimo l’uso dei dispositivi di lavoro per scopi personali

Una delle principali minacce per le aziende e le organizzazioni è rappresentata dal fatto che molti dei loro dipendenti utilizzano i dispositivi di lavoro per scopi personali. Dalla navigazione in Internet al controllo dei social network, fino all’iscrizione alle newsletter, tutte queste azioni rappresentano una minaccia alla sicurezza informatica dei dipendenti e delle aziende.

Consigliate ai vostri lavoratori di utilizzare un altro dispositivo, un secondo computer, un tablet o uno smartphone per accedere a Internet, invece che utilizzare i dispositivi che voi datori di lavoro avete messo a loro disposizione. Non è semplice, perché questo significa che i dipendenti dovranno portare con se un secondo dispositivo, ma è molto meglio questo che poi dover affrontare costi di gestione, perché un dipendente si è lasciato scappare la password aziendale assieme al dispositivo che gli hanno rubato!

Lascia un commento