Ogni anno si sente parlare di un nuovo regolamento per i droni, con la fine di questo 2020 da dimenticare ci sono ulteriori modifiche per i droni consumer sotto i 300 grammi. Purtroppo specialmente in Italia le leggi cambiano in continuazione e talvolta risulta difficile stare dietro alle ultime notizie.
Ricordiamo che in materia di droni non si è mai troppo prudenti, quando si parla di sicurezza nella fattispecie è sempre bene seguire le regole, anche se complesse. Da non temere, andiamo a capire in questo articolo di quali regole stiamo parlando e quali sono le modifiche che il mercato dei droni sta ottenendo di conseguenza.
L’europa contro i droni SARP di 300g
Per chi vuole utilizzare i droni senza particolari autorizzazioni o patenti, fino a luglio 2020 era in grado di farlo, con l’avvento di nuove regolamentazioni però le cose stanno cambiando, è appunto il caso dei droni sotto i 300 grammi.
I droni sotto i 0.3kg soprannominati “trecentini” da alcuni, secondo il vecchio regolamento ENAC, erano SARP (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) che sottostavano a regolamentazioni piuttosto lasche, tra cui il volo in ambienti urbani anche senza l’obbligo del patentino.
Un sogno per gli hobbysti, un incubo per i professionisti del settore che si vedevano crescere competitors per i servizi di riprese aeree in condizioni non critiche.
Questi droni sotto i 300 grammi potevano volare in ambienti urbani, necessitano però di specifiche autorizzazioni per riprese cittadine.
Era considerata una svolta dal punto di vista legislativo, meno burocrazia per piccoli droni che comunque garantivano lo svolgimento di attività di base, anche per i professionisti.
Il sogno è giunto al termine purtroppo, dal 31 dicembre 2020 infatti sono stati applicati i nuovi regolamenti derivanti dall’UE, che in un tempo di transizione di 2 anni andranno a regolamentare in maniera diversa questa e altre categorie dei droni.
Cosa cambia per i droni sotto i 300g?
Con il nuovo regolamento europeo i “trecentini” dovranno sottostare a regole diverse, perdendo alcuni dei privilegi che li rendevano così speciali nei tempi passati.
In sintesi alcune delle regole principali a cambiare sono le seguenti:
- Non sarà permesso il volo in ambito urbano sopra le persone per ovvi motivi di sicurezza
- Non vi è più l’obbligo di montare il para eliche
- Il peso massimo di referenza dei 300g sarà esteso a ben 500 g, da qui lo stravolgimento della categoria di appartenenza
- Obbligo di conseguimento del patentino riconosciuto dall’ENAC per chiunque utilizzi il drone
- Nessun obbligo di marcatura CE fino all’inizio del 2023, finita la fase di transazione
Nota bene: la marchiatura CE intende la sicurezza dal punto di vista legislativo del drone, in alcuni casi però limita alcune funzioni disponibili in altri paesi, come la distanza di volo aggiuntiva o frequenze di operazione specifiche del drone.
Per riassumere quindi , la classe di appartenenza dei droni sotto i 300 grammi viene cambiata alla Classe C1 sotto categoria A1 (Open Limited Category C1), le indicazioni di volo quindi sono di volare a 150 metri dalle aree urbane trafficate e a 50 metri da persone.
La fine di un’era, l’inizio di un’altra
Sin dalla presentazione del Mavic Mini era chiaro quale destinazione i produttori avrebbero dovuto adottare per adattarsi al mercato.
Le categorie dei droni cambiano e DJI in testa produce un drone che schiva le regolamentazioni per via dei sui 249 grammi, riproponendolo quest’anno con il Mavic Mini 2, con caratteristiche pari a droni fuoriclasse.
Una volta aperte le porte da DJI, i droni sotto i 250g hanno inondato gli e-commerce, con una esplosione di vendite, specialmente in questo ultimo periodo natalizio.
Quali sono quindi le regole per questi droni? Beh molto simili a quelle dei loro antenati “trentini”:
- Il volo in zone urbano è consentito, ma mai al di sopra di folle di persone
- Non vi è alcun obbligo di Patentino ENAC,
- Obbligo della sola registrazione del drone su D-Flight
- QR code sempre a disposizione in caso di controllo, apposto sul dorso del drone
- Necessitano di assicurazione obbligatoria in caso di danni a terzi
Conclusioni
Il mercato dei droni è in continuo movimento, con produttori da ogni parte del mondo che inseriscono diverse specifiche tecniche a seconda del loro target di consumatori; il problema delle diverse regolamentazioni affligge i piloti da molto e obbliga il consumatore ad essere informato continuamente sulle nuove normative per non rischiare multe.
Sarebbe assai facile se il tutto avesse una trasparenza migliore, con leggi chiare e possibilmente evitando modifiche due volte all’anno, purtroppo il mondo dei droni è in continuo sviluppo e sempre di più nuove preoccupazioni insorgono per il pubblico.
La sicurezza è sicuramente un fattore chiave per l’utilizzo dei quadricotteri, vi consigliamo quindi di stare sempre aggiornati, per altre informazioni inerenti al mondo dei droni potete recarvi su droni360.it il portale dei droni.