statistiche contatore
Vai al contenuto
Home » Tecnologia » Come scegliere il giusto amplificatore per le tue casse

Come scegliere il giusto amplificatore per le tue casse

Come scegliere il giusto amplificatore per le tue casse

Sei un amante della musica a 360 gradi? Non puoi non prestare attenzione a questa guida. Se hai delle casse che non hanno un amplificatore interno (sono cioè le cosiddette casse passive) allora puoi comprare degli amplificatori esterni per migliorare notevolmente il segnale.

Vediamo insieme come fare per scegliere il giusto amplificatore per le tue casse e tutto quello che devi sapere a riguardo.

Innanzitutto ricordiamo che i modelli più costosi per un suono di qualità altissima utilizzano una combinazione distinta di pre-amplificatore più finale di potenza (su amplificalo.it trovi vari modelli di finali di potenza hi-fi di livello professionale).

Quest’ultimo prende il segnale (molto debole) dal pre-amplificatore e lo moltiplica prima di essere inviato alle casse. Ma è possibile trovare anche amplificatori integrati che offrono una qualità non indifferente e a prezzo vantaggioso.

Capire il tipo di casse che hai

Prima ancora di acquistare un impianto Hi-Fi devi provare a capire qualcosa in più sulle tue casse.

Tutto sta cioè nell’individuare quale sia la modularità del suono, e se effettivamente il modello di casse che hai, permettono già da sole di pulire il suono personalizzandone la portata.

Ci sono infatti tipologie che hanno integrate dei filtri crossover, ovvero degli strumenti la cui funzione è quella di sezionare lo spettro sonoro, per poi inviare ogni porzione agli altoparlanti separatamente.

Tali filtri possono essere divisi in due grandi gruppi: i filtri crossover attivi e i filtri crossover passivi.

Nella scelta del tuo amplificatore, quello che ti preme sapere è se le casse sono dotate di filtri attivi, in quanto sono quelli che agiscono sulle frequenze subito dopo il preamplificatore, quando il segnale è ancora a basso livello.

Se puoi infatti intervenire sulle impostazioni delle casse, modificando il livello dei filtri, e riuscendo così ad ottimizzare l’acustica e la riproduzione anche a seconda della melodia allora vuol dire che puoi evitare di acquistare un amplificatore. Autonomamente le tue casse potranno ovviare alle distorsioni, come le intermodulazioni.

Di contro, se il modello di casse che possiedi ha i filtri passivi, vuol dire che il suono viene riprodotto così com’è.

Hai bisogno cioè di un amplificatore che possa equalizzare il suono, e andare così a bilanciare le frequenze del segnale.

Nelle casse passive, al contrario delle altre, questo deve essere regolato manualmente, per cui è necessario prestare un po’ di attenzione, in quanto una regolazione errata può causare delle distorsioni che rendono scarsa la qualità del suono.

Meglio amplificatori digitali o analogici?

Una volta stabilito che tipo di casse hai, puoi iniziare la tua indagine di mercato sul migliore amplificatore per le tue esigenze. Una prima cosa che dovrai andare a valutare è se scegliere un amplificatore analogico o uno digitale.

Tale scelta si basa sostanzialmente sulla conoscenza delle varie classi in cui si suddividono gli amplificatori (A, B, AB, C, D).

La categoria D, considerata la più completa, è quella che rappresenta gli amplificatori digitali. Sono dispositivi più sofisticasti rispetto agli analogici, in quanto tra i tanti vantaggi, sono in grado di ostentare un significativo risparmio energetico a fronte di prestazioni complessive più che discrete.

Ormai siamo davanti a sistemi talmente evoluti e raffinati, che non c’è bisogno nell’impianto Hi-Fi complessivo di montate quei dispositivi un tempo usati per la dissipazione del calore in eccesso.

Oggi sono molto più potenti e in grado di esibire una inconsueta linearità. Questo vuol dire che oggi offrono possibilità di avere una qualità sonora di massima fedeltà.

Il costo dell’amplificatore

Ora che è stato genericamente inquadrato il concetto di amplificatore, possiamo analizzare alcuni aspetti da tenere conto prima dell’acquisto. Ad esempio il costo.

Non c’è nulla di male nel prefissati un budget entro cui rimanere quando si acquista un dispositivo del genere, e tieni conto che ci sono pure dei modelli economici molto validi.

Ma se hai bisogno di un congegno che sia altamente prestante non basta certo spendere poche centinaia di euro. Per un buon amplificatore dovresti spendere dai 400 euro a salire.

Potenza e impedenza

Anche la potenza (watt) e l’impedenza (Ohm) sono elementi importanti da valutare per la scelta del tuo amplificatore.

Si tratta di elementi che servono a capire quanto influenzano gli effetti termici sulle resistenze e le perdite.

Piu semplicemente devi valutare voltaggio – o potenza di picco, ovvero l’energia massima che i componenti dell’amplificatore possono gestire senza subire danni.

La potenza dal suo canto è importante dal momento che se funziona nel modo corretto e nella giusta direzione, quella delle casse non può essere superiore rispetto a quella dell’amplificatore. E ancora, circa l’impedenza essa serve a valutare, il carico di energia che viene inviato da un apparecchio all’altro, per cui è necessario che questo valore sia supportato da tutti i dispositivi che vengono coinvolti nel tuo impianto.

Ultime considerazioni

In base all’uso che intendi fare delle casse e di tutto l’impianto cambiano le prestazioni del tuo amplificatore.

Di sicuro ti serve un dispositivo che possa mantenere le sue funzionalità costanti nel tempo. Non dovrebbe mai mancare quel minimo di acustica necessaria per rendere il suono discretamente abbordabile.

L’amplificatore che vai a montare vicino alle tue casse passive deve essere scelto senza tralasciare le varie specifiche di ogni dispositivo montato nell’impianto.

In questo modo avrai una riproduzione del suono fedele, senza distorsioni. La scelta di questo dispositivo merita le giuste attenzioni, al fine di renderlo un acquisto durevole nel tempo, che possa al contempo anche darti delle prestazioni molto più alte delle tue aspettative.

Lascia un commento