statistiche contatore
Vai al contenuto
Home » Guide » Come aumentare frequenza e velocità RAM

Come aumentare frequenza e velocità RAM

Come aumentare frequenza e velocità RAM

Quando ci accingiamo ad acquistare un nuovo PC Desktop uno dei componenti al quale si deve prestare particolare attenzione è indubbiamente la memoria di sistema, conosciuta soprattutto con la sigla RAM (Random Access Memory), dalla quale dipendono in linea generale le prestazioni del nostro sistema e le performance con le varie applicazioni e giochi che utilizziamo più di frequente. Non soltanto si deve attenzionare acquistando il giusto quantitativo di memoria ma anche la corretta velocità.

Sappiamo bene come c’è una stretta correlazione tra quantità di memoria installata nel sistema e velocità di funzionamento; infatti, un quantitativo decisamente inferiore può inficiare le prestazioni del nostro PC ed alla stessa stregua l’acquisto di RAM non adeguatamente “veloci” può di fatto limitare le prestazioni del nostro nuovo processore.

Dobbiamo sapere che le nuove CPU, siano esse AMD oppure Intel, si sono evolute negli anni ed hanno spostato il controller di memoria dal Chip esterno, chiamato North Bridge dove svolgeva tutte le usuali funzioni di controllo della memoria, ad un’altra area ma all’interno stessa della CPU. Questo ha permesso di avere prestazioni sempre più elevate e con l’adozione delle moderne DDR4 il discorso è stata sempre più valido.

Senza entrare troppo nel dettaglio i controller di memoria RAM sono certificati per far funzionare le memorie a certe frequenze prestabiliti per evitare alcun tipo di collo di bottiglia alle prestazioni. Negli i controller di memoria sono diventati sempre più sofisticati e si è passati ad aver frequenze sempre più spinti ufficializzate dai produttori di CPU.

Nel caso di AMD siamo passati dal supporto alle memorie RAM DDR4 con frequenza ufficiale di 2667 MHz dei Ryzen 1000 fino alla frequenza di 3200 MHz dei Ryzen 3000 e 5000. Allo stesso modo anche le CPU Intel hanno subito evoluzioni tecniche, passando dal supporto ufficiale per memorie RAM DDR4 dagli iniziali 2400 MHz dei processori Intel settima generazione fino alla frequenza di 3200 MHz delle più moderne CPU Intel di undicesima generazione.

Frequenza RAM diversa da quella voluta

Dalla premessa che abbiamo fatto sopra potrebbe sembrare scontato che acquistando la corretta RAM supportata dalla nostra CPU il gioco è fatto ed avremo sempre le massime prestazioni. Purtroppo, così non è ed infatti capita spesso, più di quanto si possa credere, che pur avendo acquistato memorie certificate ad una certa frequenza per la nostra CPU ci ritroviamo alla fine una frequenza ben diversa da quella attesa con una perdita considerevole delle prestazioni del nostro sistema.

Nei PC moderni vi è insita una funzione che permette, una volta installati i banchi di RAM, di farli funzionare in maniera corretta secondo i vari parametri che i produttori di memoria hanno memorizzato in un Chip EEPROM attraverso una tabella chiamata SPD che è l’acronimo di Serial Presence Detect.

In questo Chip vi sono tantissimi parametri per il funzionamento delle memorie e varie frequenze di funzionamento; in particolare vi è una frequenza basilare attraverso la quale il BIOS della scheda madre accede per farle “partire”. Succede però spesso che le memorie funzionano a questa frequenza basica e non a quella certificata dal produttore della CPU; sembra facilmente intuibile che le prestazioni ne risentiranno per le nostre applicazioni e per i nostri giochi.

Come intervenire per aumentare la frequenza della RAM

Facciamo un esempio pratico per farvi capire come intervenire molto velocemente per sistemare questo “problema”.

Attraverso CPU-Z possiamo molto velocemente capire se la nostra memoria RAM installare sta andando alla corretta velocità oppure meno; accedendo alla schermata SPD, della quale abbiamo fatto cenno sopra, è possibile vedere alcune informazioni vitali della nostra memoria. Nel caso concreto abbiamo un modulo RAM DDR4 di G.Skill che presenta come da immagine una Timings Table con diverse frequenze certificate.

Si vede bene come la prima (JEDEC #5) è quella basica mentre l’ultima (XMP-3602) è quella massima certificata dal produttore. Succede che alla prima installazione la memoria parte alla frequenza di 2036 MHz (1018 x2) e non a 3602 MHz come certificata da G.Skill.

Per correggere questo funzionamento anomalo dobbiamo entrare dentro il BIOS della nostra scheda madre.

Quando ci accingiamo ad acquistare un nuovo PC Desktop uno dei componenti al quale si deve prestare particolare attenzione è indubbiamente la memoria di sistema, conosciuta soprattutto con la sigla RAM (Random Access Memory), dalla quale dipendono in linea generale le prestazioni del nostro sistema e le performance con le varie applicazioni e giochi che utilizziamo più di frequente. Non soltanto si deve attenzionare acquistando il giusto quantitativo di memoria ma anche la corretta velocità. Sappiamo bene come c’è una stretta correlazione tra quantità di memoria installata nel sistema e velocità di funzionamento; infatti, un quantitativo decisamente inferiore può inficiare le prestazioni del nostro PC ed alla stessa stregua l’acquisto di RAM non adeguatamente “veloci” può di fatto limitare le prestazioni del nostro nuovo processore. Dobbiamo sapere che le nuove CPU, siano esse AMD oppure Intel, si sono evolute negli anni ed hanno spostato il controller di memoria dal Chip esterno, chiamato North Bridge dove svolgeva tutte le usuali funzioni di controllo della memoria, ad un'altra area ma all’interno stessa della CPU. Questo ha permesso di avere prestazioni sempre più elevate e con l’adozione delle moderne DDR4 il discorso è stata sempre più valido. Senza entrare troppo nel dettaglio i controller di memoria RAM sono certificati per far funzionare le memorie a certe frequenze prestabiliti per evitare alcun tipo di collo di bottiglia alle prestazioni. Negli i controller di memoria sono diventati sempre più sofisticati e si è passati ad aver frequenze sempre più spinti ufficializzate dai produttori di CPU. Nel caso di AMD siamo passati dal supporto alle memorie RAM DDR4 con frequenza ufficiale di 2667 MHz dei Ryzen 1000 fino alla frequenza di 3200 MHz dei Ryzen 3000 e 5000. Allo stesso modo anche le CPU Intel hanno subito evoluzioni tecniche, passando dal supporto ufficiale per memorie RAM DDR4 dagli iniziali 2400 MHz dei processori Intel settima generazione fino alla frequenza di 3200 MHz delle più moderne CPU Intel di undicesima generazione. Frequenza RAM diversa da quella voluta Dalla premessa che abbiamo fatto sopra potrebbe sembrare scontato che acquistando la corretta RAM supportata dalla nostra CPU il gioco è fatto ed avremo sempre le massime prestazioni. Purtroppo, così non è ed infatti capita spesso, più di quanto si possa credere, che pur avendo acquistato memorie certificate ad una certa frequenza per la nostra CPU ci ritroviamo alla fine una frequenza ben diversa da quella attesa con una perdita considerevole delle prestazioni del nostro sistema. Nei PC moderni vi è insita una funzione che permette, una volta installati i banchi di RAM, di farli funzionare in maniera corretta secondo i vari parametri che i produttori di memoria hanno memorizzato in un Chip EEPROM attraverso una tabella chiamata SPD che è l’acronimo di Serial Presence Detect. In questo Chip vi sono tantissimi parametri per il funzionamento delle memorie e varie frequenze di funzionamento; in particolare vi è una frequenza basilare attraverso la quale il BIOS della scheda madre accede per farle “partire”. Succede però spesso che le memorie funzionano a questa frequenza basica e non a quella certificata dal produttore della CPU; sembra facilmente intuibile che le prestazioni ne risentiranno per le nostre applicazioni e per i nostri giochi. Come intervenire per aumentare la frequenza della RAM Facciamo un esempio pratico per farvi capire come intervenire molto velocemente per sistemare questo “problema”. Immagine ddr4 cpuz.jpg Attraverso CPU-Z possiamo molto velocemente capire se la nostra memoria RAM installare sta andando alla corretta velocità oppure meno; accedendo alla schermata SPD, della quale abbiamo fatto cenno sopra, è possibile vedere alcune informazioni vitali della nostra memoria. Nel caso concreto abbiamo un modulo RAM DDR4 di G.Skill che presenta come da immagine una Timings Table con diverse frequenze certificate. Si vede bene come la prima (JEDEC #5) è quella basica mentre l’ultima (XMP-3602) è quella massima certificata dal produttore. Succede che alla prima installazione la memoria parte alla frequenza di 2036 MHz (1018 x2) e non a 3602 MHz come certificata da G.Skill. Per correggere questo funzionamento anomalo dobbiamo entrare dentro il BIOS della nostra scheda madre. Immagine bios extreme memory profile.jpg Una volta entrati dentro il BIOS della mainboard dobbiamo cercare tra le varie voci ciò che riguarda le impostazioni della frequenza ed in particolare, dipende dal BIOS, la voce relativa a Extreme Memory Profile (XMP) che è sostanzialmente ciò che abbiamo visto da CPU-Z ed abilitare tale voce. Ci sono RAM che hanno diversi profili XMP più o meno spinti e pertanto tocca scegliere quello corretto. Conclusioni Anche se a prima vista può sembrare banale impostare il profilo XMP da BIOS, in realtà c’è da prestare molta attenzione nello scegliere le migliori RAM per Ryzen in quanto si rischia di acquistare memorie RAM, nel caso di AMD, completamente sbagliate e non supportate dalla CPU e di limitare in maniera sensibile le prestazioni complessive del sistema. Banalmente acquistando delle RAM non certificate per nostra CPU anziché migliorare le prestazioni non faremo altro che abbassarle ancora di più spendendo soldi inutili ed avendo alla fine solo un effetto negativo sulle performance. Inoltre, alcuni utenti più smaliziati non si accontentano del profilo XMP certificato per il nostro processore ma vogliono cimentarsi verso operazioni di overclock; tale pratica del tutto a rischio e pericolo di chi la pratica, necessita di Hardware particolarmente costoso e di molta esperienza. Pertanto, noi sconsigliamo vivamente questa pratica in quanto si corre il rischio di danneggiare i componenti in maniera irreparabile e/o di avere un sistema instabile durante il funzionamento quotidiano che potrebbe avere problemi di regolarità di funzionamento, blocchi, riavvii e molto altro.

Una volta entrati dentro il BIOS della mainboard dobbiamo cercare tra le varie voci ciò che riguarda le impostazioni della frequenza ed in particolare, dipende dal BIOS, la voce relativa a Extreme Memory Profile (XMP) che è sostanzialmente ciò che abbiamo visto da CPU-Z ed abilitare tale voce. Ci sono RAM che hanno diversi profili XMP più o meno spinti e pertanto tocca scegliere quello corretto.

Conclusioni

Anche se a prima vista può sembrare banale impostare il profilo XMP da BIOS, in realtà c’è da prestare molta attenzione nello scegliere le migliori RAM per Ryzen in quanto si rischia di acquistare memorie RAM, nel caso di AMD, completamente sbagliate e non supportate dalla CPU e di limitare in maniera sensibile le prestazioni complessive del sistema.

Banalmente acquistando delle RAM non certificate per nostra CPU anziché migliorare le prestazioni non faremo altro che abbassarle ancora di più spendendo soldi inutili ed avendo alla fine solo un effetto negativo sulle performance.

Inoltre, alcuni utenti più smaliziati non si accontentano del profilo XMP certificato per il nostro processore ma vogliono cimentarsi verso operazioni di overclock; tale pratica del tutto a rischio e pericolo di chi la pratica, necessita di Hardware particolarmente costoso e di molta esperienza.

Pertanto, noi sconsigliamo vivamente questa pratica in quanto si corre il rischio di danneggiare i componenti in maniera irreparabile e/o di avere un sistema instabile durante il funzionamento quotidiano che potrebbe avere problemi di regolarità di funzionamento, blocchi, riavvii e molto altro.

Gianni Marotta

Lascia un commento